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Graziana Maniscalco

Graziana Maniscalco

Graziana Maniscalco è riconosciuta in ambito nazionale come una delle attrici di maggior temperamento della scena siciliana. Dal 1986 è parte integrante del nucleo artistico del Gruppo Iarba.
E’ stata interprete protagonista dei testi scritti e diretti da Nino Romeo tra cui: Cul de sac, O re d'amoro, Le mie gelosie, Fatto in casa, La rondine, l'usignolo e l'upupa, Una donna di Ragusa (dalla vita e dall'opera di Maria Occhipinti), Sachib e Marianna, L'altro figlio (dall'omonima novella di Luigi Pirandello), Disgusto per stile (premio Riccione 1999), Storia di Frangisca (Premio IDI 1993), Dollìrio, Entro i limiti della media europea, oratorio in nero per le morti bianche (così le chiamano), La casa della nonna.
E’ stata protagonista degli spettacoli diretti da Nino Romeo: La Signorina Julie di August Strindberg, La favola del figlio cambiato di Luigi Pirandello, Sulla spiaggia, una e più notti (progetto e drammaturgia di Nino Romeo da Le mille e una notte), Cavalleria e dintorni da Giovanni Verga, Morte dell’inquisitore da Leonardo Sciascia, Poesie di pace e di guerra, Frivole caricature dall’opera di Vitaliano Brancati.
E’ stata protagonista, con il pianista Francesco Nicolosi, dei melologhi: Melodèon (liriche di poeti greci tradotti da Nino Romeo), O mi Catulle (carmi di Catullo tradotti da Nino Romeo), Enoch Arden (poema di Alfred Tennyson, ridotto per la scena da Nino Romeo, con musiche di Richard Strauss).
Dirige il CTS Centro/Circuito Teatrale Siciliano, organismo di promozione e formazione del pubblico.
Ha fondato a Catania insieme a Nino Romeo Camera Teatro Studio, centro di ricerca e di produzione teatrale.
Ha tenuto corsi, seminari e laboratori presso Teatri, Scuole di teatro e Università italiane.
Nell’anno 2007 ha ottenuto il Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro con la seguente motivazione:
"Attrice di vivido temperamento filtrato da misura interpretativa e razionalità dell'espressione -sia mimica che vocale- lavora da tanti anni al perfezionamento di una femminile individualità di attrice, ove la passionalità mediterranea si congiunge idealmente ai più rigorosi modelli della grande drammaturgia nord europea. Animatrice del gruppo Iarba di Catania, analizza un labirinto linguistico che esula dallo stereotipo dialettale facendosi ricerca di un lessico inusitato e restituito a nuova dignità poetica, come nel caso di Dollirio rappresentato di recente allo Stabile di Catania”


Premi

  1. 2007. premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro (premio Inscena)
      Dollìrio
      di Nino Romeo