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Metamorfosi
Lunedì 17 Settembre 2023 17:43

 

Metamoforsiscritto e diretto da Nino Romeo da Publio Ovidio Nasone
con Graziana Maniscalco, Matilde Piana, Pietro Cucuzza
assistente alla regia Salvatore Valentino
costumi Serena Siclari
direzione tecnica Giuseppe Romeo

produzione GRUPPO IARBA/GRIA TEATRO

 

Da giovedì 21 a domenica 24 settembre alle ore 21,00 al Bastione degli Infetti (Catania, Antico Corso – via Torre del Vescovo) GRIA Teatro, in collaborazione con il Comitato Antico Corso, presenterà lo spettacolo teatrale.
Durata dello spettacolo 60 minuti ingresso euro 10,00 info e prenotazioni 380 2676235

lo spettacolo, in prima rappresentazione a Catania, è stato presentato in anteprima al tholos festival 2023

 

Nino Romeo ha scritto tre pièce teatrali, tra loro collegate in uno spettacolo organico, ispirandosi a tre miti ovidiani: Eco e Narciso, Salmace e Ermafrodito, Progne e Filomela.

I primi due racconti hanno per protagonisti due adolescenti bellissimi ma refrattari alle passioni amorose. Ambedue sono attratti dalle fonti d’acqua: ed è in questi luoghi che si consuma il loro tragico destino.

Narciso, insidiato da Eco, ninfa senza corpo e solo voce, si ritrova in una fonte e, chinandosi, vede la sua immagine riflessa nell’acqua: se ne innamora perdutamente; cerca di raggiungerla, ignaro che colui per cui brama è la sua stessa persona. Stremato dal desiderio, si distende sull’erba; e muore d’amore.

Ermafrodito, figlio di Ermes ed Afrodite, dai quali prende il nome, si trova ad una fonte dove abita la ninfa Salmace che, vedendolo, si infiamma d’amore per lui. Credendo d’esser solo, Ermafrodito si denuda ed entra in acqua. Salmace non sa trattenersi: si spoglia, lei pure, e gli si avventa. Ma Ermafrodito non accetta il contatto e l’allontana. Ne segue una lotta; la ninfa avvinghiata al giovane, lui che si dimena tra le sue braccia. Lei si rivolge agli dei affinché quell’abbraccio non si sciolga mai. Così, Ermafrodito assume sembianze di uomo e di donna, pur non essendo né l’uno né l’altra.

Il terzo mito scelto ha lo sviluppo della tragedia classica.

Progne e Filomena, figlie di Pandione, re di Atene, sono legate, l’una all’altra, da un amore indissolubile che, però, viene sciolto dal padre quando, per ingraziarsi il potente re tracio Tereo, uomo rozzo e rude, gli da in sposa la primogenita Progne. Tereo conduce Progne nella lontana Tracia. Dalla loro unione nasce Iti. Dopo anni, Progne supplica il marito di andare ad Atene e recarle la sorella. Tereo parte con le sue navi. Appena il re tracio vede la bella Filomena, viene scosso da una passione incontenibile e, giunto in Tracia, abusa di lei in una stalla abbandonata. All’indicibile violenza, seguiranno vicende –oggi le definiremmo grandguignolesche- che porteranno alla catastrofe finale.

Ho riscritto il mito di Narciso, assecondando la narrazione poetica ovidiana. Il mito di Ermafrodito è affidato ad una narratrice che lo racconterà, dapprima, in modo colloquiale, quasi domestico; per poi virare in toni descrittivi che diverranno epici al momento della lotta tra i due sessi che, infine, si congiungono. Sarà la stessa Progne, ormai avanti negli anni, a raccontare la tragica storia sua e della sorella, mentre la muta Filomela sottolineerà con gesti e contrazioni mimiche lo strazio che, ancor oggi, prova a rievocare quei fatti.

Non si tratta di esercizi di stile ma di declinazioni diverse nell’affrontare la contemporaneità del mito.
Nino Romeo

 

Casa Casa ovvero Una Prova d'Amore (novità assoluta di Nino Romeo)
Martedì 1 Ottobre 2019 10:15

 

Casa Casa 2019con Graziana Maniscalco e Nicola Costa
regia e luci Nino Romeo
elaborazione musicale e composizione sonora Giuseppe Romeo
canzoni di Jaques Brel
direzione tecnica Giuseppe Ghisoli realizzazione scene Karromatto parrucche Alfredo Danese

ufficio stampa Giuseppe Lazzaro Danzuso videopromo Lorenzo Mannino
segreteria Alessandra Lo Giudice

produzione CTS Centro Teatrale Siciliano

 

Dal 17 al 20 ottobre (feriali ore 21,00; domenica ore 18,00)
Sala Chaplin di Catania (via Raffineria, 41)
info e prenotazioni +39 340 48 93 199

 

La giornata tipo di una coppia di pensionati poco più che sessantenni che, da tempo, non esce di casa. Vivono una condizione agiata; sono gretti e ignoranti, fieri della propria ignoranza: per questo disprezzano chi è desideroso di conoscenza, persino i propri figli. Sono razzisti e sospettosi. Hanno paura ma ricorrerebbero volentieri a soluzioni violente. Sono cattolici praticanti (in casa) ed auspicano il ritorno di papi controriformisti pronti a contrastare ogni altra religione. Rappresentano il profilo estremo di una generazione che nega, a se stessa e ad altri, un futuro.
Salvini è il loro riferimento.

 

Nell’immaginarli e nel descriverli sono stato impietoso con loro, fino a farne emergere il ridicolo: è venuta fuori una commedia con puntinature grottesche.

Ma quei due coniugi sessantenni non sono macchiette né caricature: il loro malo sentire è in tanti di noi; l’abbiamo rimosso, nascosto, sublimato, riformato e riformulato; e non ci aspettavamo, forse, che questo malo sentire venisse fuori, all’improvviso, così cattivo e violento, così incosciente e sordido.

Personaggi come quelli non solo esistono in tante parti di questo Paese e di questa Europa, ma hanno residuati in tanti di noi che, apparentemente, non sono come loro.

Allora, ho chiesto agli attori di non lasciarsi attrarre dall’interpretazione: piuttosto, di guardarli agire questi due personaggi; e di avvertirne il peso, il disagio, l’uggia, il disgusto; non di estraniarsi ma di essere, in ogni momento, vigili e partecipi, in un gioco di specchi sghembi e deformanti.

E di non provare per loro alcuna pietas: ché non si concede un buon sentire sodale al malo sentire di gente come loro, al malo sentire che, distrattamente, cova in tanti di noi.

Così, alla fine, l’urgenza e la necessità che avverto di questo mio testo, troveranno piena soddisfazione attraverso l’urgenza e la necessità che gli attori avvertiranno di rappresentarlo.
Nino Romeo

 

Nubendi
Martedì 28 Marzo 2017 18:15

 

Nubendi 2017personaggi e interpreti
Tilla e Tello Graziana Maniscalco, Angelo Tosto,
Varo e Vira Nicola Costa, Ludovica Calabrese,
giovane donna e giovane uomo Valeria La Bua, Pietro Cucuzza

regia, scene e luci Nino Romeo
costumi Rosy Bellomia
consulenza musicale Ennio Nicolosi
assistente alla regia e organizzazione Elena Di Grandi
datore luci Simone Raimondo

consulenza servizio caffetteria Gionatan Caruso e Valentina Lombardo
pasticceria di scena fornita da Caffè Ventura
ufficio stampa Domenico Trischitta
foto Dino Stornello

produzione GRUPPO IARBA/GRIA TEATRO

 

Piccolo Teatro della Città
via F. Ciccaglione 29, Catania - tel. 095 447603 - 331 3853616
dal 7 al 9 aprile 2017
ven e sab ore 21,00; dom ore 17,30


Un caffè d’epoca, la migliore pasticceria della città.
Lì si incontrano Tilla, estetista specializzata in trattamento defunti, e Tello, pittore rinomato e ricercato perché capace di ritrarre gli ultimi istanti di vita.
Si promettono reciprocamente in matrimonio.
Scoprono di avere relazioni antiche con Varo e Vira, i camerieri che li servono, anche loro promessi sposi.
Nel caffè entrano due giovani: lei aspetta un figlio: stanno per sposarsi.
I patti che le prime due coppie stringono reciprocamente, saranno sconvolti dalla determinazione dei due giovani.
E non ci sarà ritorno.

 
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